lunedì 25 agosto 2014

Blue Lagoon Hot Springs, Iceland - Le sorgenti termali Blue Lagoon, Islanda




Blue Lagoon Hot Springs, Iceland – Enjoy Nature’s Spa
 
The Blue Lagoon geothermal springs in Iceland is amongst the most visited attractions here. The Blue Lagoon geothermal sea-waters are a part of the eco-cycle here. Here nature and science work in harmony to offer numerous benefits. The hot spring or seawater starts off at 2000 meter or 6562 ft from beneath the ground. Since the earth is heated by its own natural forces, the water at this depth is at a temperature of 240°C or 464°F with 36 times the pressure on the surface of the earth.
As the hot water rises, it comes in contact with cooling magmatic intrusions and locks within itself earth’s rare minerals. This results in this unique natural source which is known for its healing powers.
 
 
 
 
Blue Lagoon Hot Springs, Islanda – Goditi una Spa naturale
 
La sorgente geotermale Blue Lagoon è tra le attrazioni più visitate in Islanda. Le sue acque geotermali marine formano parte di un ciclo ecologico. Qui la natura e la scienza lavorano in armonia per offrire numerosi benefici. Le sorgenti d’acqua calda hanno origine a 2000 metri (6562 piedi) di profondità. Grazie al riscaldamento naturale di cui la terra è dotata, a quella profondità l’acqua ha una temperatura di 240º C (464º F) con una pressione 36 volte superiore a quella sulla superficie terrestre.
Quando l’acqua calda sale, viene a contatto con intrusioni magmatiche refrigeranti e prende con sè particolari minerali della terra. Tutto ciò ha come risultato questa fonte naturale unica che è conosciuta per i suoi poteri curativi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

lunedì 18 agosto 2014

La Isla Marion, la isla de los gatos - L'Isola Marion, l'isola dei gatti






La Isla Marion, la isla de los gatos
 
El reino independiente de los gatos ha sido indudablemente la Isla Marion, la isla de mayor tamaño del archipiélago de las islas del Príncipe Eduardo, en el Océano Índico, entre el continente africano y el Polo Sur.
A finales de 1947, Gran Bretaña transfirió el control sobre la isla al gobierno de Sudáfrica, que se encuentra 1.700 kilómetros al norte. Un año más tarde se decidió construir una base como centro de estudio biológico, pero se encontraron con el problema de que había muchos ratones. En 1949 se llevaron a la isla cinco gatos para que acabasen con la plaga de ratones tan molesta para los científicos que allí trabajaban. Los gatos escaparon del control de sus cuidadores y pasaron a ser una población más de la isla.
En 1977 ya había 3.500 gatos. Cuando se acabaron los ratones, entonces los gatos empezaron a comerse los huevos y las aves autóctonas, produciendo la extinción del petrel. Durante aquella época, la isla recordaba poderosamente a aquella otra isla literaria, la del doctor Moreau, pero llenísima de gatos.
Los gatos empezaron a ser un problema, así que finalmente se puso en funcionamiento un programa de exterminio felino. En 1986, la población gatuna se redujo a 803. Y actualmente ya no quedan gatos en la Isla Marion. Con todo, siempre podéis visitarla como si recorrierais las ruinas de alguna civilización extinta. La del imperio Miau.
Un problema similar al experimentado con los gatos aún se está sobrellevando en Australia, pero con otro animal también muy mono: el conejo. Todo empezó por culpa de un colono inglés llamado Thomas Austin, que liberó 24 conejos en su granja de Australia en 1859.
En 1950, ya existían 1.000 millones de conejos. Una octava parte de todos los mamíferos nativos australianos y un número incalculable de especies de plantas desaparecieron debido a la pérdida de sus hábitats por culpa de los conejos. Y actualmente hay 100 millones de ejemplares, y siguen creciendo en número, siendo los conejos uno de los problemas más acuciantes de Australia.
 
 
 
 
 
L’Isola Marion, l'isola dei gatti
 
Il regno indipendente dei gatti è stato indubbiamente l‘Isola Marion, l’isola più grande dell’arcipelago delle isole del Principe Edoardo, nell’Oceano Indiano, tra il continente africano e il Polo Sud.
Alla fine del 1947, la Gran Bretagna trasferì il controllo dell’isola al governo del Sudafrica, che si trova 1700 km più al nord. Un anno più tardi si decise di costruire una base come centro di studi biologici, però si doveva affrontare il problema che c’erano moltissimi topi. Nel 1949 vennero portati sull’isola cinque gatti per eliminare la piaga dei topi, così fastidiosa per gli scientifici che vi lavoravano. I gatti però sfuggirono al controllo dei padroni e diventarono anche loro una popolazione dell’isola. Nel 1977 c’erano già 3500 gatti.
Quando furono sterminati i topi, i gatti cominciarono a mangiarsi le uova e gli uccelli autoctoni, provocando l’estinzione della specie. Durante quell’epoca, l’isola ricordava fortemente un’altra isola letteraria, quella del dottor Moreau, però colma di gatti.
I gatti cominciarono ad essere un problema, cosicché si dovette mettere in atto un programma di sterminio felino. Nel 1986, la popolazione felina venne ridotta a 803 unità. Attualmente non ci sono più gatti nell’isola Marion. Comunque, potete sempre visitarla come se ricorreste le rovine di una civilizzazione estinta. Quella dell’impero Miao.
Un problema simile a quello provocato dai gatti si sta ora soffrendo in Australia, però con un altro animale pure lui molto grazioso: il coniglio. Tutto cominciò per colpa di un colono inglese chiamado Thomas Austin, che liberò 24 conigli nella sua fattoria in Australia, nel 1859.
Nel 1950 esistevano già 1000 milioni di conigli. L’ottava parte di tutti i mammiferi nativi australiani e un numero incalcolabile di specie di piante sparirono a causa della perdita dei loro habitat per colpa dei conigli. Attualmente ci sono 100 milioni di esemplari, e il numero continua a crescere, essendo i conigli uno dei problemi più urgenti dell’Australia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

lunedì 11 agosto 2014

The Bridge of Aspiration - Il Ponte dell’Aspirazione




The Bridge of Aspiration, London, England
 
The Bridge of Aspiration is a unique land mark or say an architectural inspiration for many. This extraordinary bridge is located in London, England. It was opened in the year 2002.The Bridge connects the Royal Ballet School and the Royal Opera House situated on the Floral Street of London, England. Designed by the renowned Wilkinson Eyre Architects this pedestrian bridge is truly unique and one of a kind. An aluminum structure offers supports to its 23 square portals which contort as they shift to each new plane and at the same time reaching the right height of the building.
 
 
 
 
 
Il Ponte dell’Aspirazione, Londra, Inghilterra 
 
Il Ponte dell’Aspirazione è un punto di riferimento e un’ispirazione architettonica per molti. Questo straordinario ponte è situato a Londra, in Inghilterra. Fu aperto nell’anno 2002, e collega la Royal Ballet School con la Royal Opera House, entrambe ubicate sulla Floral Street a Londra. Progettato dai noti architetti Wilkinson Eyre, questo ponte pedonale è veramente unico e speciale. Una struttura di alluminio offre la base per il corridoio composto da 23 quadrati che si contorcono e cambiano inclinazione come in una spirale ma che allo stesso tempo raggiungono l’altezza giusta dell’edificio.
(NdT: Le torsioni e rotazioni dei materiali riflettono la complessa strada della speranza e dell’ambizione, della volontà e della disciplina, dell’abilità e della forza, di cui le ballerine hanno bisogno per realizzarsi. Il “Ponte dell’Aspirazione” con le sue sbarre laterali che consentono di correre sulle punte verso un futuro invisibile, diventa così una metafora della vita).



 
 
 
 
 

lunedì 4 agosto 2014

El Jem, Tunisia




El Jem, Tunisia – Feel the rush
 
Formerly a famous Roman town located in Thysdrus, El Jem is amongst the most significant towns of North Africa. El Jem is a little town located in the eastern part of Tunisia. This town is well known today for the remains of the amphitheater which is also listed as one of the UNESCO’s World Heritage site. Visitors who come to El Jem can visit this famous amphitheater and experience a vast amount of history associated with it. The remains of this monument speaks of its own history, from the time it was built, its glorious years when gladiator and chariot races adorned it till today when visitors come to feel the thrill that this amphitheaters gave during its time.
 
 
 
 
 
El Jem, Tunisia – Senti l’energia!
 
Precedentemente era una famosa città romana ubicata a Thysdrus, ora El Jem è tra le più importanti località del Nordafrica.
El Jem è una cittadina che si trova nella parte orientale della Tunisia, ed è ben conosciuta oggigiorno per i resti dell’anfiteatro che forma parte della lista dell’UNESCO dei siti Patrimonio dell’Umanità. I visitatori che vanno a El Jem possono visitare questo famoso anfiteatro e sentire tutta la storia ad esso associata. I resti di questo monumento parlano della propria storia, del tempo in cui venne costruito, dei suoi gloriosi anni quando i gladiatori e le corse delle bighe lo animavano, fino ad oggi quando i visitatori vengono per sentire i brividi che questi anfiteatri regalavano ai loro tempi.