Turismo “lingüístico”
(desde www.efetur.es
)
La lengua de Cervantes, además de ser el idioma
con el que se comunican millones de personas en España e Hispanoamérica, se ha
convertido en atractivo turístico de primer orden.
Ayer se celebraba
el Día Mundial del Libro y del Derecho de Autor por coincidir en este día la
muerte de autores de la talla de William Shakespeare, el Inca Garcilaso de la
Vega y Miguel de Cervantes. A él le debemos la obra por excelencia del
castellano, Don Quijote de la Mancha, en la que manejó esta lengua como nunca
se había hecho.
Sin esperanzas
de alcanzar el saber hacer de este genio, cientos de miles de extranjeros
llegan cada año a España atraídos por nuestra lengua. Según los datos del
Ministerio de Industria, Energía y Turismo, en el año 2012, más de 936.000
turistas llegaron a nuestro país con el objetivo de dominar el castellano. De
esta forma, en sólo dos años y pese a la situación de crisis en la eurozona se
ha duplicado el número de turistas idiomáticos, ya que 2010 eran sólo 481.300,
una cifra que aumentó hasta los 768.500 en 2011.
Eso sí, la
estancia media de este tipo de turistas es de 25,7 días, lo que representa
cinco menos que hace un año y más de veinte menos que hace dos años. El gasto
total por persona prácticamente se mantiene en torno a los 2.100 euros, un nivel
muy similar al de 2010. En cualquier caso, cada día de estancia estos turistas
se dejan en nuestro país una media de 85 euros.
Turismo “linguistico”
La lingua di Cervantes, oltre ad essere la lingua con la quale comunicano milioni di persone in Spagna e America Latina, è diventata un’attrazione turistica di prim’ordine.
Ieri si celebrava il Giorno Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore per la coincidenza in questo giorno della morte di autori della taglia di William Shakespeare, El Inca Garcilaso de la Vega e Miguel de Cervantes. A quest’ultimo dobbiamo l’opera per eccellenza del castigliano, Don Chisciotte della Mancia, nella quale utilizzò questa lingua come mai nessuno prima era riuscito.
Pur senza speranza di raggiungere il saper fare di questo genio, centinaia di migliaia di stranieri arrivano ogni anno in Spagna attratti dalla nostra lingua. Secondo i dati del Ministero dell’Industria, Energia e Turismo, nell’anno 2012, più di 936.000 turisti sono venuti nel nostro paese con l’obiettivo di dominare lo spagnolo. In questo modo, solamente in due anni e nonostante la situazione di crisi nella zona euro, il numero di turisti “idiomatici” si è duplicato, giacché nel 2010 erano solo 481.300, cifra che aumentò nel 2011 fino a 768.500.
Però attenzione, la permanenza media di questo tipo di turisti è di 25,7 giorni, e ne rappresentano cinque in meno rispetto ad un anno fa e più di venti in meno rispetto a due anni fa. Praticamente, la spesa totale per persona si mantiene intorno ai 2.100 euro, un livello molto simile a quello del 2010. Comunque, ogni giorno di soggiorno, questi turisti lasciano nel nostro paese una media di 85 euro.
Turismo “linguistico”
La lingua di Cervantes, oltre ad essere la lingua con la quale comunicano milioni di persone in Spagna e America Latina, è diventata un’attrazione turistica di prim’ordine.
Ieri si celebrava il Giorno Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore per la coincidenza in questo giorno della morte di autori della taglia di William Shakespeare, El Inca Garcilaso de la Vega e Miguel de Cervantes. A quest’ultimo dobbiamo l’opera per eccellenza del castigliano, Don Chisciotte della Mancia, nella quale utilizzò questa lingua come mai nessuno prima era riuscito.
Pur senza speranza di raggiungere il saper fare di questo genio, centinaia di migliaia di stranieri arrivano ogni anno in Spagna attratti dalla nostra lingua. Secondo i dati del Ministero dell’Industria, Energia e Turismo, nell’anno 2012, più di 936.000 turisti sono venuti nel nostro paese con l’obiettivo di dominare lo spagnolo. In questo modo, solamente in due anni e nonostante la situazione di crisi nella zona euro, il numero di turisti “idiomatici” si è duplicato, giacché nel 2010 erano solo 481.300, cifra che aumentò nel 2011 fino a 768.500.
Però attenzione, la permanenza media di questo tipo di turisti è di 25,7 giorni, e ne rappresentano cinque in meno rispetto ad un anno fa e più di venti in meno rispetto a due anni fa. Praticamente, la spesa totale per persona si mantiene intorno ai 2.100 euro, un livello molto simile a quello del 2010. Comunque, ogni giorno di soggiorno, questi turisti lasciano nel nostro paese una media di 85 euro.
Un gruppo di studenti con Mario Vargas Llosa |
Traduzione
spagnolo > italiano
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