martedì 23 aprile 2013

Human-trafficking and forced prostitution - Traffico di esseri umani e sfruttamento della prostituzione

 
 
 
 
 
Spain second-worst in Europe for human-trafficking and forced prostitution

(from www.thinkspain.com 16/04/2013)
Spain has the second-highest number of human-trafficking and sex-slavery cases in Europe, according to recent research.
EU statistics firm Eurostat says a total of 1,605 women were smuggled into the country and held hostage, being forced to work as prostitutes against their will, in 2010 – the most recent year for which official figures are known.
And this does not include the ones who have not yet been found, or who escaped without the police finding out.
In fact, there are more cases of forced prostitution among immigrants in Spain than in Romania, despite the fact that a high number of human-trafficking victims come from the latter country, says Eurostat.
Only Italy has a higher number of women forced into sex slavery – 2,381, more than double Romania's 1,154.
Even in the Netherlands, where prostitution is legally regulated – or perhaps because of this – the victim count is lower, with 993 women trafficked in 2010. A total of 651 cases were detected in Germany in the same year.
Eurostat also reveals that the number of human-trafficking cases in Spain nearly quadrupled in a year – from 443 identified and released in 2009 to 1,605 in 2010.
Lithuania, Malta, Luxembourg and Portugal have the lowest numbers of forced prostitution victims.
These figures have been published recently by the European Commission.
According to the International Work Organisation (OIT), as many as one in five human-trafficking victims are male.  They detected a total of 880,000 people forced into slavery, sexual or otherwise, within the EU in 2010, of whom 68 per cent were women, 12 per cent were underage girls, 17 per cent men and three per cent underage boys.  A total of 75 per cent of traffickers are men, and 84 per cent of them trap their prey in order to exploit them sexually.
Brussels has slammed the fact that in 'free and democratic' countries such as the European Union member States, tens of thousands of humans are deprived of all liberty and are forced into selling their bodies, and yet only six EU nations have implemented the Directive aimed to combat human-trafficking, approved in 2011. These six countries are the Czech Republic, Latvia, Finland, Hungary, Poland and Sweden, with Lithuania, Slovenia and Belgium having adopted part of the Directive.
Provisions of the Directive include the harshest possible penalties for offenders, total support – before, during and after trial – for victims, maintenance of statistics on such crimes, and special protection for those who fall prey to traffickers to ensure they do not come to any harm from their captors or become targets for similar criminal organisations.
 
 
 
 
 
La Spagna è al secondo posto in Europa per traffico di esseri umani e sfruttamento della prostituzione
 
Secondo una recente ricerca, la Spagna è il secondo paese con il più alto numero di casi di traffico di esseri umani e schiavitù sessuale in Europa.
La Eurostat, azienda di statistiche per l’Unione europea, dice che nel 2010, l’anno più recente di cui si conoscono le cifre, 1.605 donne in totale furono introdotte illegamente nel paese, mantenute in ostaggio, e poi forzate a lavorare come prostitute contro la loro volontà.
E questo non include quelle che non sono ancora state trovate, o che sono scappate a insaputa della polizia.
In effetti, ci sono più casi di prostituzione forzata tra gli immigranti in Spagna che in Romania, nonostante il fatto che un alto numero di vittime provenga proprio da quest’ultimo paese, conferma la Eurostat.
Solo l’Italia (NdT: ITALIA!!!) ha un più alto numero di donne obbligate a questa schiavitù, 2.381, più del doppio rispetto alle 1.154 della Romania.
Perfino nei Paesi Bassi, dove la prostituzione è legale —o forse a causa di questo— il numero delle vittime è più basso: 993 donne.
Un totale di 651 casi furono scoperti in Germania nello stesso anno.
La Eurostat rivela anche che il numero dei casi di traffico di vite umane in Spagna è quasi quadruplicato in un anno, dai 443 identificati e liberati nel 2009 ai 1.605 nel 2010.
Lituania, Malta, Lussemburgo e Portogallo hanno il più basso numero di vittime della prostituzione.
Queste cifre sono state recentemente pubblicate dalla Commissione Europea.
Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIT), una ogni cinque vittime di questo traffico è di sesso maschile. Hanno scoperto un totale di 880.000 persone forzate a questa schiavitù, sessuale o di altro tipo, all’interno dell’Unione europea nel 2010, di cui il 68% erano donne, il 12% ragazze minori di età, 17% uomini e il 3% ragazzi minori di età. Il 75% degli sfruttatori sono uomini, e l’84% di loro ingannano le loro prede con l’obiettivo poi di sfruttarle sessualmente.
Bruxelles ha stroncato il fatto che in dei paesi “liberi e democratici” come (Ndt: si suppone) sono i membri dell’Unione europea, decine di migliaia di umani siano privati di ogni libertà e siano obbligati a vendere i propri corpi, e solo sei nazioni abbiano implementato la direttiva mirata a combattere il traffico di esseri umani, approvata nel 2011. Queste nazioni sono la Repubblica Ceca, Lettonia, Finlandia, Ungheria, Polonia e Svezia, e in più la Lituania, la Slovenia ed il Belgio che hanno adottato parzialmente questa direttiva.
Le disposizioni della direttiva includono le più severe pene possibili per i criminali, supporto totale —prima, durante e dopo il processo— per le vittime, rilevazione delle statistiche di tali crimini, e speciale protezione per coloro che finirono in preda ai trafficanti per assicurare che non sia fatto loro del male e non siano obiettivo di altre organizzazioni criminali simili.
 
 
 
 
 
 
 
Traduzione inglese > italiano
 

Nessun commento:

Posta un commento