lunedì 30 marzo 2015

Un pueblo con 250 vecinos y 60.000 coches - Un villaggio con 250 abitanti e 60.000 automobili



 
Un pueblo con 250 vecinos y 60.000 coches
 
(desde www.que.es 18/04/2013)
Aguilar de Segarra es una pequeña localidad de la provincia de Barcelona con apenas 250 vecinos pero que, sin embargo, tiene registrados más de 60.000 vehículos.
En la pequeña localidad de Aguilar de Segarra hay apenas una decena de casas. No hay comercios y las calles están vacías.
Hay menos de 300 vecinos empadronados, 250 según el padrón de 2012, y, aunque parezca sorprendente, unos 60.000 coches.
Concretamente, a cada vecino le tocan 228 coches. La razón es el precio del impuesto sobre los vehículos: cuesta entre 10 y 15 euros anuales. Es diez veces más barato que en ciudades como Barcelona.
Normal que hasta diez empresas de renting hayan convertido esta pequeña localidad de Barcelona en su particular paraíso fiscal. Y de forma completamente legal. Han abierto oficinas en Aguilar de Segarra y, según la ley, cada ayuntamiento es libre de fijar sus tarifas dentro de los márgenes que establece Hacienda.
A apenas diez minutos, Rajadell, con 500 habitantes y 40.000 coches es otro de los muchos pueblos que revientan el precio de este impuesto.
 
 
 
 
 
Un villaggio con 250 abitanti e 60.000 automobili
 
Aguilar de Segarra è una piccola località della provincia di Barcellona con appena 250 abitanti che, tuttavia, registra più di 60.000 veicoli.
Nella piccola località di Aguilar de Segarra ci sono appena una decina di case. Non ci sono negozi e le strade sono deserte.
Ci sono meno di 300 abitanti all’anagrafe, 250 secondo il censimento del 2012, e, nonostante sembri sorprendente, circa 60.000 automobili.
In pratica, ad ogni abitante toccano 228 macchine. La ragione è il prezzo della tassa sui veicoli: costa tra 10 e 15 euro annuali. È dieci volte più economico che in città come Barcellona.
Normale che addirittura dieci aziende di noleggio abbiano convertito questo piccolo villaggio di Barcellona nel loro paradiso fiscale. E in forma completamente legale. Hanno aperto uffici ad Aguilar de Segarra e, secondo la legge, ogni municipio è libero di stabilire le proprie tariffe nei margini che stabilisce l’erario dello stato.
Ad appena dieci minuti, Rajadell, con 500 abitanti e 40.000 automobili, è un altro dei molti villaggi che schiacciano il prezzo di questa tassa.
 
 

 

 


Traduzione spagnolo > italiano
 

lunedì 16 marzo 2015

Le MIM: Musée des Instruments de Musique, Bruxelles - Il MIM: Museo degli strumenti musicali, Bruxelles


  

Le MIM: Musée des Instruments de Musique, Bruxelles
 
Riche de ses quelques 7.000 instruments, c'est pour la grande variété de ses collections que le mim est actuellement réputé internationalement.

La scénographie, axée sur une mise en lumière des instruments et leur sonorité, propose un véritable tour du monde musical.
Les collections du mim sont présentées sur quatre étages, apportant chacun un éclairage particulier.
Le parcours « Musique savante occidentale » offre un aperçu chronologique depuis la musique de l'Antiquité égyptienne jusqu'aux expérimentations et aux reconstitutions historiques du XIXe siècle. Vous découvrirez ici que le violon, aujourd'hui tellement prestigieux, ne l'a pas toujours été. Vous remarquerez également comment les modes et goûts de l'aristocratie et de la bourgeoisie en Europe ont influencé la fabrication des instruments.
Dans l'espace « Cordes et claviers » se cotoyent une multitude d'instruments issus des deux familles : clavecins, clavicordes, orgues, harpes, pianos, cistres, guitares ou encore violons. C'est à cet étage que se trouve par ailleurs la Salle aux miroirs, qui à elle seule vaut le détour.
Un troisième espace est consacré aux « Traditions dans le monde ». Le parcours démarre en Belgique, traverse l'ensemble des traditions musicales en Europe, se déploie ensuite à travers le monde. A côté de sa version écossaise archi-connue, vous remarquerez sans doute que chaque région du vieux continent possède sa propre cornemuse. Autre curiosité, les instruments réalisés par les moines tibétains... à partir des restes de leurs frères disparus ! Ou encore les tambours à fente africains, véritables précurseurs des réseaux de socialisation tels que Twitter.
« Musicus mechanicus » enfin regroupe les collections mécaniques, électriques et électroniques. La pièce la plus imposante est sans aucun doute le componium, orchestrion du XIXe siècle, capable de jouer automatiquement et indéfiniment une musique qui n'est jamais identique ! Vous y trouvez aussi les cloches.
 


 
Il MIM: Museo degli strumenti musicali, Bruxelles
 
Ricco dei suoi circa 7.000 strumenti, è alla grande varietà delle sue collezioni che il MIM attualmente deve la sua reputazione internazionale.
La scenografia, basata sulla messa in luce degli strumenti e la loro sonorità, propone un vero giro del mondo musicale.
Le collezioni del MIM sono presentate su quattro piani, offrendo ciascuno una luce particolare.
Il percorso «Musica colta occidentale» offre un quadro generale cronologico dalla musica dell’antichità egiziana fino alle sperimentazioni e le ricostruzioni storiche del XIX secolo. Qui scoprirete che il violino, oggi così prestigioso, non sempre lo è stato. Noterete anche come le mode e i gusti dell’aristocrazia e della borghesia in Europa abbiano influenzato la fabbricazione degli strumenti.
Nello spazio «Corde e tastiere» è riunita una moltitudine di strumenti provenienti da due famiglie: clavicembali, clavicordi, organi, arpe, pianoforti, cetre, chitarre o altri violini. È in questo piano che si trova, peraltro, la Sala degli specchi, che da sola vale una visita.
Un terzo spazio è dedicato alle «Tradizioni nel mondo». Il percorso inizia in Belgio, attraversa l’insieme delle tradizioni musicali in Europa, e poi si dispiega in tutto il mondo. Oltre alla versione scozzese arcinota, verificherete senza dubbio che ogni regione del vecchio continente possiede la sua propria cornamusa. Altra curiosità: gli strumenti realizzati dai monaci tibetani... a partire dai resti dei loro fratelli scomparsi! O ancora i tamburi a fessura africani, veri precursori delle reti sociali come Twitter.
«Musicus mechanicus» infine raggruppa le collezioni meccaniche, elettriche ed elettroniche. Il pezzo più importante è senza dubbio il componium, un orchestrium del XIX secolo, capace di suonare automaticamente e indefinitamente una musica che non è mai uguale!
Vi troverete anche le campane!!!
NdT: Il Museo degli strumenti musicali (MIM: Musée des Instruments de Musique) di Bruxelles è veramente speciale. Installato nell’edificio modernista che anticamente albergò i magazzini Old England, permette di familiriazzarsi con migliaia di strumenti musicali attraverso la vista e l’udito. Visite su misura per persone con ridotte capacità uditive e visive.
Un consiglio: bere una birra nel bar-ristorante dell’ultimo piano e godere delle spettacolari viste.















 

lunedì 2 marzo 2015

Bous a la Mar Festival, in Denia, Spain - Festival di Bous a la Mar, Denia (Spagna)

 



Bous a la Mar Festival, in Denia, Spain
 
(from www.odditycentral.com)
Spanish people really have a thing for bulls, don’t they. Bullfighting, the festival of Pamplona, they’re all centered around the bull.
During the Bous a la Mar Festival, in Denia, near the city of Alicante, people get chased by bulls through the streets and into the Mediterranean Sea. The brave participants plunge into the waters just before the bulls are about to catch them. The animals often fall into the sea as well, where they are taunted some more. Eventually, the bulls are caught with a lasso and towed back to shore by a boat.

 




Festival di Bous a la Mar, Denia (Spagna)


Gli spagnoli sembrano proprio avercela con i tori. Ma non solo le corride e il festival di San Fermin a Pamplona sono centrati sui tori: durante il festival di Bous a la Mar, a Denia, vicino alla città di Alicante, la gente si fa rincorrere dai tori lungo le strade e fino al mar Mediterraneo. I coraggiosi partecipanti si tuffano in acqua proprio prima che i tori li raggiungano. Anche gli animali spesso cadono in acqua, e vengono così ulteriormente derisi. Alla fine, i tori vengono presi al laccio e trascinati sulla battigia da una barca.
(Ndt: Quest’anno si svolgerà dal 8 al 16 agosto)